Ideas n. 5: Adottare una “Cultura per Progetti”

Ideas n. 5: Adottare una “Cultura per Progetti”

ideas for the future è una raccolta di idee e suggerimenti in ambito aziendale e organizzativo. Alcune sono dei semplici Consigli Pratici, altri sono vere e proprie Strategie Aziendali. Molte di queste idee probabilmente nella tua azienda le utilizzi già, ma sono sicuro che qualcuna ti è nuova. In ogni caso mi farebbe piacere sapere la tua opinione e ti invito a commentarle al termine dell’articolo

L’ideas di oggi la vorrei dedicare al Project Management. Recentemente, infatti, durante il Master “Sviluppo Manageriale” presso la Luiss Business School ho ascoltato il prof. Vito Introna proprio dedicate a questo argomento e devo confessare che mi sono ritrovato con moltissime cose dette durante la lezione.

Questa affinità con il Project Management è dovuta principalmente a due fattori:

  • da un lato, pur non avendo mai definito la mia professione di vero “project manager”, in Cooperativa di progetti ne ho gestiti e ne gestisco parecchi
  • dall’altro perchè con l’andar della lezione ho iniziato a vedere il Project Management non solo come una branchia dell’Ingegneria Gestionale ma soprattutto, come un modo di pensare l’azienda completamente diverso rispetto a come molti imprenditori e cooperatori sono abituati a fare.

In un mondo come quello aziendale, dove molte cose si ripetono allo stesso modo da anni ed anni, il Project Management cambia tutte le regole del gioco perchè un progetto ha un inizio ed una fine.

Ma quali vantaggi dà all’azienda il ragionare per progetti?

Novità e innovazione

Un progetto non cade dal cielo, è sempre frutto di ragionamenti legati alla strategia aziendale che il gruppo dirigente decide di intraprendere. Vi sono alcune realtà aziendali dove non si ha il tempo di pensare a nuove strategie perché si è legati alla quotidianità, a quelle che in gergo vengono definite operations, cioè “elementi di natura ordinaria, corrente, quotidiana”.

Molti imprenditori iniziano alle 7 del 2 gennaio e terminano alle 19 del 31 dicembre senza avere il tempo di chiedersi se sia il caso di cambiare qualcosa nella propria organizzazione; si continua cioè con le solite cose, al massimo cercando di apportare alcune innovazioni al proprio lavoro, ma non si ha il tempo di interrogarsi su nuove strade percorribili.

Il commerciante tutte le mattine alza la serranda del proprio negozio per vendere quadri e non ha il tempo di interrogarsi se potrebbe vendere anche cornici, oppure organizzare corsi di pittura nel proprio negozio, oppure iniziare ad ospitare qualche galleria d’arte… fino a quando le cose vanno bene continuerà a vendere quadri non prendendo in considerazione l’idea di pensare a qualche nuovo progetto.

Adottare una cultura per Progetti significa scardinare questo modus operandi, spinge la direzione a prendersi la responsabilità di decidere quali nuove strade intraprendere e soprattutto a stabilire tre variabili fondamentali in un progetto: i tempi, i costi e la qualità attesa.

Gestione del tempo

A differenza delle operations, i progetti hanno sempre un inizio e una fine. Due parole sconosciute in moltissime routine aziendali. Eppure, sapere che un progetto ha una scadenza, obbliga i partecipanti a prendere decisioni in tempi brevi per rispettare quella data imposta.

Quando scrivo dei bandi, mi capita di rileggere quello che ho scritto dopo la presentazione del bando e mi rendo conto che non tutto è perfetto, che sicuramente avrei potuto scrivere meglio delle cose oppure aggiungere delle parti, però alla fine, anche se imperfetto, il bando è stato presentato e, spesso, è stato pure vinto!! Le prime volte mi rammaricavo per non aver presentato tutto alla perfezione, poi ho iniziato a capovolgere la questione e pensare che tutto è stato presentato alla meglio delle mie possibilità compatibilmente con il tempo e le risorse che avevo a disposizione.

Lesson Learned: le lezioni apprese.

Molte case automobilistiche partecipano a competizioni sportive perché in un weekend di gare hanno la possibilità di testare migliaia di componenti da riproporre poi nella produzione in serie. L’esperienza che comporta una 3 giorni di gare, si potrebbe replicare in laboratorio con mesi di test…Ragionare per progetti significa anche questo: incentivare alcune parti dell’azienda concentrarsi su uno specifico obiettivo aumentando il livello di esperienza per i partecipanti al progetto e poi, a cascata, per tutta l’organizzazione (lesson learned). A forza di presentare bandi e nuovi progetti in cooperativa ho acquisito esperienza ed affinato di molto la mia capacità organizzativa sia per arrivare alla data di scadenza con meno improvvisazione ma soprattutto per Implementare nuove strategie utilizzate anche nelle routine di tutti i giorni.

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Gabriele Destrini Consulting