Mancanza di personale nelle realtà Socio Sanitarie

Mancanza di personale nelle realtà Socio Sanitarie

Risiko

Avete mai giocato a Risiko? Ad ogni turno devi cercare di conquistare un nuovo territorio, ogni conquista ti consente di avere nuove armate al turno successivo per continuare ad espanderti fino al raggiungimento del tuo obiettivo.

La stessa cosa sta succedendo nei giorni nostri nelle piccole realtà del terzo settore (ma non solo): le opporunità di crescita non mancano ed ognuno prova ad espandersi proponendo nuovi servizi e prodotti.

Vi è però una piccola grande differenza: le truppe non arrivano!!

Le difficoltà a reperire nuovo personale (Infermieri, oss, educatori…) è sempre maggiore:

– persone positive al Covid-19 (e quindi da sostituire),

– persone che non intendono vaccinarsi,

– operatori emotivamente al limite dopo mesi di turni massacranti

– nuove assunzioni da parte dalla Pubblica Amministrazione (sanità e scuola su tutte).

Una difficoltà che spinge a porsi una domanda: conviene davvero provare a conquistare la Kamchatka??

Fuor di metafora:

chi gestisce realtà socio sanitarie in questo momento storico è combattuto dal desiderio di crescita e dalla difficoltà di reperire personale: il “commerciale” ha già in mano nuovi contratti da far firmare, il Responsabile delle Risorse umane non sa più che pesci pigliare per cercare infermieri, oss, educatori, assistenti sociali, ecc….

Quali strategie?

In un simile contesto, potenziare le iniziative per la ricerca di personale è la prima opzione adottata da qualsiasi Impresa Sociale. Post sui Social, collaborazioni con Università, Agenzie interinali, qualsiasi strumento che possa permettere di trovare “nuovi soldatini” deve essere sviluppato e potenziato.

Efficienza

E nel frattempo che si fa? Personalmente, ad oggi 12 gennaio 2022, con questa enorme difficoltà a reperire personale formato, credo sia il momento di fermare la ricerca di nuove commesse e, piuttosto, concentrarsi su una maggiore efficienza dei servizi già in essere.

Ragionare sull’efficienza per molte realtà Socio assistenziali è una vera e propria rivoluzione. Di solito, infatti, le organizzazioni Socio Sanitarie hanno margini ridottissimi e raggiungono risultati di utile di bilancio crescendo a livello di fatturato. “aumento i servizi, mantengo invariati i costi fissi e il mio bilancio è salvo”.

Tradotto in numeri: Se l’anno scorso ho “venduto” 1000 ore di Servizi, quest’anno potrei venderne 1050 allo stesso prezzo.

Ma fino a quando si farà fatica ad assumere nuovo personale, le ore a disposizione rimarranno sempre 1.000, dovremo trovare il sistema di “piazzare” al meglio queste 1000 ore.

Come è possibile fare questo?

  • cercando di diminuire o limitare i costi
  • provando a ridiscutere alcune commesse.
TAGLIO DEI COSTI

In un momento di crescita economica come quello che stiamo vivendo, molti costi sono in aumento (energia, materie prime, ecc…). In situazioni del genere, presidiare gli acquisti è di vitale importanza. Chi non presta attenzione a questo rischia di trovarsi a fine anno con spiacevoli sorprese.

Questa strategia assume ancora di più la sua importanza nelle commesse a prezzo fisso (retta standard per i Centri Diurni per disabili, Bandi di gara di più anni, Convenzioni…ecc…) dove non vi sono grandi margini di aumentare le entrate, per cui ridurre o limitare le spese è l’unica via d’uscita.

Una precisazione è d’obbligo: non sono qui a proporre un clima di austerity, si sta parlando, invece, di efficienza: ridurre i tempi morti (management), controllare gli acquisti e sfruttare eventuali convenzioni (supply chain).

RINEGOZIAZIONE DELLE COMMESSE

Dove vi siano, invece, commesse che permettono di rinegoziare la tariffa, ora è il momento di riprenderle in mano. Non abbiamo le risorse per aprire nuovi servizi, concentriamoci a ridiscutere quelli in essere.

Corriamo il rischio di perdere qualche opportunità? si, può essere. Qualche cliente potrebbe non prendere di buon occhio il nostro tentativo di rinegoziare, potremmo anche trovarci nella condizione di non partecipare ad alcuni bandi di gara ai quali siamo legati da molto tempo ma che attualmente non risultano più vantaggiosi…ma se abbiamo tutte queste opportunità di mercato, siamo nell’invidiabile situazione di poter scegliere su quali commesse concentrarci maggiormente.

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Gabriele Destrini Consulting